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FALLACIE LOGICHE E LA SCIENZA

Clamorose o invisibili. Volontarie o involontarie. Principalmente ingannevoli. Esempi e consigli per evitarle.



Le fallacie logiche sono errori del ragionamento, adoperate da chi sostiene un'argomentazione a scopo persuasivo.

Riconoscerle è molto  difficile anche per persone preparate ad affrontare ragionamenti logici.

Ma è difficile soprattutto quando l'interlocutore - sia che lo si abbia davanti o meno- ha doti comunicative e persuasive particolarmente spiccate: un venditore, un politico, un persuasore. 

Imparare a riconoscere i ragionamenti fallaci è fondamentale, perché aiuta a pensare in maniera critica, senza accettare passivamente quello che ascoltiamo o leggiamo,  Può essere divertente smascherarle in pubblico, così come può risultare utile per rafforzare o al contrario, mettere in discussione le nostre idee.

Quando il discorso verte su argomenti scientifici poi, le cose si complicano. Nella Scienza,  errare è comune.Innanzitutto, riconoscere gli argomenti fallaci è complicato all'interno dello stesso dibattito scientifico. Infatti, lo scienziato di per sé tende ad "innamorarsi" della sua teoria e, involontariamente, scivola nell'errore logico. Inoltre, la diversificazione delle discipline scientifiche porta molti esperti in campi differenti a doversi confrontare fra di loro, col risultato che lo scienziato di turno più influente facilmente riesce ad avere la meglio e convincere l'uditorio, ignaro dei ragionamenti di fondo fallaci.

Al di là di queste eccezioni, individuare gli errori di ragionamento è una necessità per chiunque ed è il primo passo per capire se l'argomento alla base è effettivamente valido. Tanto più se si tratta di Scienza. E' indubbio ormai il ruolo preponderante che la scienza occupa nella vita di tutti. L'interesse è particolarmente elevato attorno ad argomenti che riguardano particolarmente da vicino i cittadini, come l'ecologia, la genetica e la medicina. A complicare le cose, il peso assunto dalla politica e l'enorme quantità di canali di comunicazione differenti-dai media tradizionali al web- che spesso trasmettono messaggi errati o quantomeno, discutibili.
Gli errori di ragionamento sono poi alla base di molte discipline pseudoscientifiche che sempre più si propongono come sostitute o  complementari alla medicina "ufficiale", con larga adesione popolare.
Tutti questi fattori alimentano comportamenti antiscientifici.

Esempi. 

In rete è possibile trovare una vera tassonomia delle fallacie.

Di seguito invece si propongono solo alcuni esempi di fallacie logiche estrapolate da web riguardo argomenti scientifici .


  • Appello all'ignoranza 
Sul  sito web di  Greenpeace, a proposito degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) si legge:

Gli OGM non dovrebbero essere rilasciati nell'ambiente in quanto non c'è una conoscenza adeguata del loro impatto sulla salute e sull'ambiente
A parte l'uso improprio del termine rilasciare, siamo di fronte ad un ragionamento fallace:  si sostiene un'idea (gli OGM sono pericolosi) praticamente affermando che non vi sono prove per il suo contrario.


  • Falso dilemma
Sempre da greenpeace e sempre a proposito degli OGM si fa un'altra affermazione
Mentre i progressi nel campo della biologia molecolare ci permette di capire la natura, e fornire nuovi strumenti medici, non dovrebbero essere usati come pretesto per trasformare il mondo in un grande esperimento genetico da parte  delle multinazionali a scopi commerciali. 
C'è qui una omissione di scelta. Per quale ragione infatti non si dovrebbero impiegare gli OGM a scopi commerciali?

  • Brutta china 
Su Daily Mail , a proposito di un recente documento sui  cambiamenti climatici in Australia, si legge
Dottori e scienziati temono che il surriscaldamento del pianeta porterà a più malattie, morte e conflitti violenti in quanto le nazioni cominceranno a lottare per acqua e cibo [...] Potrebbe significare anche un aumento dell'emigrazione e delle malattie mentali
Si avanzano cioè delle conclusioni in maniera arbitraria e non direttamente supportate dai fatti.

  • Appello all'autorità
Quando si vuol far valere una tesi perché favorita da un certo personaggio autorevole in materia.
L'aspartame dovrebbe essere immediatamente ritirato dal mercato, ma le lobby riescono ancora a smentire qualsiasi inchiesta e sperimentazione scientifica, persino quella dell'autorevole Fondazione Europea Ramazzini. [...] La commissione che nel 1982 per conto del nostro Ministero della Salute considerò affidabili quegli studi nonostante le evidenti irregolarità, per altro messe in evidenza nella relazione che il Ministero forse non ha più, ma che qualcun altro aveva notato e archiviato. Eppure la relazione era fatta da uno dei più autorevoli e indipendenti oncologi che il nostro Paese ricordi: Cesare Maltoni. (Inchiesta Report)

  • Generalizzazione indebita 
Quando si traggono conclusioni da osservazioni limitate.

Su un sito di omeopatia si legge questa testimonianza:

Aveva solo 4 anni mio figlio quando era arrivato al punto di non poter mangiare più nulla, perché rigettava tutto, inoltre da sempre soffriva di naso chiuso e accumulo catarrale. Faceva sempre aerosol, cure mirate tradizionali ma dopo la cura tutto tornava come prima. [...] L'ultimo specialista a cui mi rivolsi fu un dietologo per eventuali allergie alimentari, e fu questo medico (al quale farei una statua d'oro) che mi indirizzò all'omeopatia. [...] mio figlio da subito reagì alla cura omeopatica migliorando e guarendo nel giro di qualche settimana definitivamente, tenendosi le sue belle e sane adenoidi e liberandosi di aerosol farmaci e potendo mangiare qualsiasi cosa. Oggi ha 15 anni e sta bene [...] Ovviamente da allora ci curiamo omeopaticamente, anche perché quando provo con la medicina tradizionale e tutta una girandola di specialisti vari, esami infiniti, tempo e soldi spesso sprecati, e magari non si viene a capo di niente e con risultati non duraturi.
In pratica si afferma che il ragazzo  a 15 anni sta bene esclusivamente grazie a quella cura omeopatica (il problema alla base però non risulta chiarito). In più, da quell'evento, si deduce che la famiglia 'ovviamente' abbandona la 'medicina tradizionale'.

Questo tipo di fallacia è molto frequente e utilizzato quando si vuole sostenere l'efficacia delle terapie alternative.


  • Onere della prova
Sostenere che l’onere della prova spetti a chi vuole smentire una tesi e non a chi la sostiene. La semplice impossibilità di confutare un’argomentazione non la rende vera. Per dirla come Carl Sagan: “affermazioni straordinarie, richiedono prove straordinarie”.
Bertrand sostiene che esiste una teiera in orbita tra la Terra e Marte, e poiché nessuno può provare il contrario, la sua è una proposizione valida.
"L'uomo non è mai stato sulla Luna che in realtà è di formaggio" 
"Gli aerei stanno seminando scie chimiche apposta che ci stanno avvelenando secondo un complotto internazionale di cui siamo all'oscuro tutti"

Vedete: chi afferma dell'esistenza di cose improbabili dice "Prove scientifiche del contrario? Non ce ne sono..." sperando così di confermare la sua tesi.
Effettivamente non è possibile neppure provare l'inesistenza degli unicorni, o dei folletti,  o degli elfi. O un pianeta X che orbita opposto al Sole. O di una mia statua in sale situata nella parte opposta dell'Universo. Chi afferma deve anche provare. Non è la scienza che deve provare il contrario di una affermazione affrettata.



Come difendersi dalle fallacie logiche
Come detto precedentemente, imparare a riconoscere le affermazioni fallaci aiuta a riflettere in maniera critica su determinati ragionamenti prima di operare la scelta, cioè concordare o no l'idea proposta.

Ma c'è un manuale di istruzioni per evitare di incorrere in errori di ragionamento quando si parla di scienza?

L'astronomo Carl Sagan  stilò una serie di regole (" The baloney detection Kit").

Qui si propone una versione semplificata:


  • data una ipotesi, è possibile falsificarla? Infatti , l'attività scientifica procede proprio per continua falsificazione delle teorie altrui. Una affermazione scientifica è considerata vera quando non è più falsificabile
  • rintracciare la fonte ; un'affermazione data per certa deve essere supportata da studi pubblicati su riviste peer-review.
  • analizzare il metodo impiegato nello studio: e cioè il numero di prove effettuato o la grandezza del campione analizzato; nel caso di studi clinici accertarsi anche che siano stati effettuati i controlli in doppio cieco
  • ricercare e approfondire le opinioni alternative
  • non cadere nella fallacia "ad autoritatem":  nessuno è immune dall'errore, nemmeno il più autorevole degli scienziati.




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