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Che cos'è il giornalismo scientifico?


Proviamo a definire cosa significhi il termine "giornalismo scientifico", quale sia il suo campo d'azione e il modo di operare attraverso una serie di semplici domande e risposte.

Questo articolo è stato realizzato durante il Corso di Giornalismo Scientifico e di Ufficio Stampa Tecnico-Scientifico dell'Accademia Telematica Europea. 


Prima di tutto un giornalista ha sempre l'obbligo di scrivere la verità? 

Il giornalista non ha l’obbligo di scrivere la verità, ma ha il dovere di scrivere ciò che ritiene sia il più vicino possibile alla verità. Deve cercare in tutti i modi possibili di verificare la notizia affidandosi dove possibile alle fonti o alle testimonianze dirette di persone presenti al fatto. La verità assoluta non esiste, ma è possibile verificare la notizia. 

Che cos'è una notizia scientifica?  

Una notizia scientifica è una notizia con le caratteristiche tipiche della notizia in genere. Deve dire qualcosa di assolutamente nuovo, sensazionale, coinvolgente, che conquisti l’interesse del lettore. Rispetto alle altre notizie, la notizia scientifica e tecnologica deve trasmettere al lettore anche l’idea del progresso, del miglioramento dello stile e delle condizioni di vita. 
La notizia non va confusa con la realtà. La realtà oggettiva è tutt’altra cosa. La notizia coglie solo degli aspetti dei fatti, se vogliamo, quelli che il giornalista ritiene importanti o piuttosto pensa siano di interesse per la testata per cui lavora. La notizia è un punto di vista della realtà. 


La divulgazione scientifica è un genere giornalistico autonomo, con le proprie regole e tecniche specifiche? Perché? 

La divulgazione scientifica è cronaca come lo è quella sportiva, rosa, nera etc.. Obbedisce alle stesse regole. La scienza non è però di dominio popolare e allora quello che viene chiesto ad un divulgatore scientifico è di esporre con chiarezza, semplicità e brevità la notizia. La notizia scientifica ha inoltre la caratteristica peculiare di durare nel tempo. 


Può esserci conflittualità nella notizia scientifica?   

Si, se ci sono più gruppi a rivendicare la stessa scoperta. Ne sono un esempio la scoperta delle interazioni deboli al CERN di Ginevra attribuita a Carlo Rubbia ma rivendicata anche da un altro gruppo di studiosi e la scoperta della doppia elica del DNA attribuita a Watson, Crick e Wilkins che soffiarono il Nobel alla Franklin, rubando le radiografie del DNA dal suo cassetto. 


Differenza tra giornalismo scientifico e divulgazione 

Il giornalismo scientifico si pone come mediatore comunicativo tra una informazione primaria, una fonte come un laboratorio che ha realizzato una scoperta, o secondaria come ad esempio un’agenzia ed il destinatario che è il lettore target della testata su cui pubblica. A seconda del target il giornalismo può essere più o meno specifico e tecnico. 
La divulgazione scientifica è una forma di mediazione culturale fra il mondo scientifico e quello del grande pubblico. Il contenuto deve essere consolidato e condiviso dalla comunità scientifica di riferimento.
Un bravo divulgatore deve saper trasmettere i contenuti scientifici ad un pubblico molto eterogeneo e lo deve fare nella maniera più semplice, con un linguaggio comprensibile a tutti. Deve tradurre dall’italiano tecnico all’italiano popolare, ma non basta, deve rendere la spiegazione un racconto creativo che coinvolga il lettore e lo tenga incollato fino alla fine. Alla fine l’articolo diventa un’opera che contiene all’interno un po’ dell’anima di chi scrive. 


Spesso il giornalismo viene ingannato dalle cosiddette post-verità (una notizia completamente falsa che,  spacciata per autentica,  sarebbe in grado di influenzare una parte dell'opinione pubblica). Come la falsa correlazione tra vaccini e autismo, oppure sul complotto che afferma che lo sbarco sulla Luna non sia mai avvenuta. Come si smaschera una notizia pseudoscientifica?

Non dare nulla per scontato! Verificare sempre la provenienza e l’attendibilità della fonte. 
Sempre diffidare delle notizie che sovvertono le leggi fondamentali della fisica sulle quali si basa l’intera storia dell’Universo. 
Se la notizia viene data durante una conferenza stampa, prima della pubblicazione su di una rivista peer rewiewed, considerarla non attendibile perché non è stata verificata da altri scienziati. 
Poi c’è la Statistica, la scienza che studia la popolazione e che verifica i dati, da non sottovalutare. Un’indagine eseguita bene, considerando tutte le variabili e utilizzando gli indicatori statistici corretti è l’unica in grado di dirci se uno studio è attendibile. Prendiamo i risultati di un’analisi psicologica o sociologica, per esempio, la risposta a dei test somministrati ad un gruppo di soggetti volontari. Molto spesso si osserva che il campione scelto per lo studio non è rappresentativo della popolazione perché è troppo piccolo (20-30 soggetti). Nell’analisi statistica vale la legge dei grandi numeri, per avere dei dati che possano essere considerati attendibili e veritieri della realtà. 


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