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Lavoratori precari stasera su RAI 3 in "Generazione sfruttata"

Sei uno di quei precari che in Italia lavorano per paghe da fame? Lavori per imprese che non ti garantiscono ferie, mutua o pensione di anzianità? E chi se ne approfitta? Chi consente lo sfruttamento di quanti non hanno alcun potere contrattuale, ma solo preziose competenze da offrire?

Presadiretta ha deciso, questa sera, di dar voce alle migliaia e migliaia di persone che hanno perso il diritto al futuro, giovani che sono costretti a piegarsi ai contratti a termine, di cui esistono infinite tipologie; ai disoccupati che per cercare di lavorare sono costretti ad aprire partite Iva che in realtà nascondono un rapporto di lavoro subordinato; ai ragazzi che si sottopongono a infiniti stage che in realtà nascondono un vero e proprio impiego e non daranno loro alcun reale accesso al mercato del lavoro.

Tra gli ospiti della puntata anche Silvia Bencivelli, voce narrante di Radio 3 Scienza (laurea in medicina e chirurgia e Master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste) che sul suo blog ha narrato la situazione del lavoratore atipico.

La redazione di Presadiretta ha compiuto un enorme lavoro di ricerca per individuare tutti gli stratagemmi messi in atto dai datori di lavoro. Ci sono, infatti, infiniti modi per sfruttare la disperazione di chi non ha lavoro. E molto spesso anche la Pubblica Amministrazione si avvale di questo tipo di contratti capestro. Un’intera generazione non maturerà mai il diritto alla pensione, o dovrà sopravvivere con pochi spiccioli.

Il 9 aprile di quest’anno i precari italiani si sono dati appuntamento in piazza per protestare contro una gravissima ingiustizia sociale. Per la prima volta in molte città d’Italia rabbia e malcontento sono usciti dagli infiniti blog e dai siti di internet per trovare forma politica. La rassegnazione sembra finita per sempre.

Riccardo Iacona è andato a Barcellona dove la comunità più numerosa di stranieri è composta da molti giovani italiani che sono fuggiti in Spagna per cercare migliori opportunità professionali.

Ne è uscito un quadro sconvolgente, un vero proprio Far West normativo che nessuno vuole correggere e che consente di non pagare, o sottopagare i dipendenti. Un universo in cui le commesse sono finte stagiste, archeologi e architetti pagano Iva per guadagni da fame, i giovani avvocati possono solo lavorare gratis.

“Generazione sfruttata” e’ un racconto di Riccardo Iacona, Raffaella Pusceddu, Alessandro Macina e Elena Stramentinoli.

GENERAZIONE SFRUTTATA - Stasera su RAI 3 alle 21,30

3 commenti:

  1. e allucinante,ho 67 anni e sono secondo i v/s criteri ancora un precario in quanto lavoro ancora, da dipendente operaio fiat nelle linee negli anni 60 ho avuto la bella idea di licenziarmi per andare a fare il rappresentate per una nota fabbrica alimentare,quindi da dipendente tutelato con mutua ferie e 13°, ho dovuto fare tutto l'iter iscrizione nell'albo mcamera commercio,inps, tutto a mio carico, ho dovuto contastare che ero un dipendente senza esserlo,in seguito negli anni ho cercato di rimediare cercando inutilmente qualsiasi lavoro da dipendente,non trovandolo mi sono adeguato come agente da mono a plurimandatario, ho 67 anni ,in pensione da 10 e lavoro ancora pagando i contributi inps al 50%in quanto superato i 65 anni, vedo i giovani che vanno in strada alimentati dai giornali di sinistra a protestare sperando che il governo o chi per esso faccia qualcosa per loro, si.. cercano l'impiego non il lavoro, dico a tutti,le camere di commercio sono aperte a tutti, oppure fate lavori manuali anzichè lasciarli a extracomunitari. lavorare.. e tanti auguri

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  2. Sono perfettamente d'accordo con lei. Le stesse aziende che illudono i giovani pagandoli meno di 30 euro / ora (con partita iva) dovrebbero essere lasciate dove sono. Se li facciano da soli i servizi giornalistici!

    Lei sfonda una porta aperta. Io ho preso la partita iva molto presto. E penso che essere un manager di se stessi ti permetta un libertà maggiore (e una contrattazione economica migliore e più convincente).

    In effetti chi svolge la libera professione guadagna più di un dipendente e, d'accordo con lei, sappiamo avere molte, molte più soddisfazioni.

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  3. forse la mia mail non e stata capita,( per il sig.pasqua)fare l'agente di commercio sopravvivi solo se vendi in quanto vivi di provvigioni,se vendi guadagni se non vendi niente,tutte le spese sono a carico tuo,parti al mattino con l'imprevvisto,accendi la macchina (tua) con la benzina tua,vai in autostrada e paghi il transito con la possibilità di scaricare solo in parte la spesa,ti fai 200km e magari torni senza avere venduto nulla nella giornata,arrivi a fine mese che hai maturato provvigioni per 2000 euro,da questo devi dedurre tutte le spese,ora ripeto sono in pensione,sia enasarco che imps.come saprai eravamo tenuti a pagare tutte e 2 gli enti,per maturare delle pensioni ridicole,(ecco perchè lavoro ancora) la mia obiezione era semplicemente che il lavoro precario e sempre esistito,nonostante quello che dicono i media e nel pieno boom economico degli anni 60, lasciato un posto sicuro come operaio fiat. pensando di migliorarmi con altro lavoro da dipendente mai trovato, mi hanno dato un campionario e detto vai a vendere se vuoi guadagnare, capito? quindi dico ai precari di oggi, le camere di commercio sono aperte. prendete una partita iva e datevi da fare.. auguriiiiiii

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