MICROMEGA: È LA STAMPA BELLEZZA
Un numero, quello di MicroMega questo mese, che dedica all'anno al giornalismo per pensare al ruolo e all'etica di quello che è a tutti gli effetti il quarto potere delle democrazie contemporanee. Siamo nell’epoca delle fake news e della post-verità dei giornalisti che in Italia vengono derisi e nell'est europeo (Turchia compresa) incarcerati e torturati.
Paolo Flores d’Arcais, direttore della rivista traccia il punto della situazione dell’informazione: il giornalista è ancora messo nella condizione di svolgere il suo compito principale? Quello di critica del potere?
Alcune firme del giornalismo italiano si confrontano su doveri, responsabilità e limiti del proprio mestiere.
Ma ci sono penne che conosciamo bene, nel giornalismo scientifico: Telmo Pievani e Rossella Panarese affrontano il tema del giornalismo scientifico, sottolineando la tensione fra democrazia e scienza e di conseguenza la necessità di una corretta informazione scientifica.
Stefano Cingolani e Giorgio Meletti parlano di giornalismo economico, mentre nuove frontiere del settore vengono presentate da Marco Rizzo, Gianluca Costantini e Matteo Stefanelli, i quali si occupano di graphic journalism, ambito ancora di nicchia, ma in forte espansione.
Tra i tanti interventi quello di Silvia Bencivelli, che analizza il modo in cui i media parlano di scienza. E poi Marcel Gauchet: il filosofo francese ripercorre il rapporto fra politica e menzogna nella storia del pensiero occidentale per soffermarsi sullo statuto della post-verità
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