UE A VENEZIA. GRUPPI DI LAVORO “RICERCA” DEL CONSIGLIO RIUNITI PRESSO LA SEDE ISMAR-CNR
Venezia, 3 ottobre 2014 - In occasione del semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, è stata Venezia ad accogliere i gruppi di lavoro del Consiglio dell’Unione incentrati sulla “Ricerca”. E' prassi infatti che la Presidenza di turno organizzi sul proprio territorio una sessione ufficiale dei gruppi di lavoro del Consiglio dell’Unione, solitamente riuniti a Bruxelles. Questi gruppi sono preparatori degli atti che poi verranno adottati dai Ministri.
Presso la Tesa dell’Arsenale che ospita l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si è riunito in particolare il "Gruppo di lavoro Ricerca" e, in una delle altre Tese, il Comitato Consultivo per lo Spazio Europeo della Ricerca (ERAC). Nell’ambito delle attività previste dal programma è intervenuta l’assessore regionale allo sviluppo economico, ricerca e innovazione del Veneto Isi Coppola - che ha ribadito l’importanza della collaborazione intrapresa tra la Regione e il CNR - insieme al presidente del CNR Luigi Nicolais.
A margine delle riunioni, i partecipanti hanno avuto modo di visitare il MOSE, il sistema di dighe mobili a difesa di Venezia dalle acque alte. Oggi il presidente Nicolais e l’assessore Coppola hanno partecipato alla visita alla Nave Oceanografica Urania del CNR-ISMAR, fiore all'occhiello della ricerca italiana ed europea per ricerche strategiche nel Mar Mediterraneo circa la definizione delle pericolosità naturali, del funzionamento degli ecosistemi, degli ambienti estremi, della gestione delle risorse (pesca in primis), degli usi del mare, e degli impatti dei cambiamenti climatici. Il tutto è stato possibile grazie ad una stretta collaborazione tra la Rappresentanza Permanente di Italia presso l'Unione Europea, la Regione Veneto, l'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR-CNR) ed il Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia (CORILA). Il Comune di Venezia ha messo a disposizione aree e strutture e il Ministero delle Infrastrutture, attraverso il suo Concessionario, ha reso possibile la visita ai cantieri del MOSE.
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