Header Ads

IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GIORNALISMO VISTO SU TWITTER



L’argomento di maggiore interesse è stato quello relativo alle fake news, tanto che l’hashtak #fakenews è quello maggiormente associato a #ijf17.



Ieri si è chiuso il Festival Internazionale del Giornalismo 2017, la manifestazione che per 5 giorni (dal 5 al 9 aprile) a Perugia ha tenuto incollati alle sedie e agli smartphone, giornalisti, editori e tutti coloro che sono interessati al mondo dei media.

Lo staff Web e Social della Data Stampa, azienda specializzata nel monitoraggio dei media, tramite la piattaforma proprietaria Picoweb, ha analizzato agli aspetti di interscambio su Twitter per l’hashtag ufficiale #ijf17

Il totale dei tweet in lingua italiana che hanno utilizzato l’hashtag ufficiale sono stati oltre13.900, in lingua inglese oltre 8.800, in altre lingue oltre 2.300.

L’argomento di maggiore interesse è stato quello relativo alle fake news, tanto che l’hashtak #fakenews è quello maggiormente associato a #ijf17.

I tweet che durante l’evento hanno generato il maggiore interesse sono stati quello di chiusura dell’intervento della trasmissione Gazebo, di Arianna Ciccone quando descrive l’applauso ai genitori di Giulio Regeni e dell’introduzione al live streming dell’intervento di Alexa Koening, direttore del Centro per i Diritti Umani dell’Università di Berkeley, da parte del Festival del Giornalismo.

Gli account che hanno generato maggior traffico sono stati quelli del Festival del Giornalismo, quello dedicato a Giulio Regeni e di Social Reporters.

Anche noi di Data Stampa abbiamo voluto dare il nostro contributo relativamente all’argomento delle fake news ritenendo che pur trattandosi il più delle volte di fatti relativi a personaggi politici, siamo sicuri che l’argomento debba essere posto all’attenzione anche delle aziende in quanto la produzione e la pubblicazione di false informazioni sui concorrenti è chiaramente un aspetto privo di etica della comunicazione, ma che può divenire pratica realizzabile con apposite strategie digitali. Non tenerne conto è un lusso che i comunicatori moderni non si possono permettere.

Nessun commento