COME INVESTIRE IN CINA. LA PAROLA A WALTER MOLADORI, FINANCIAL ADVISOR
Conviene investire in Cina? Le grandi riforme economiche in atto da alcuni anni ha subito un’accelerazione negli ultimi dodici mesi, rendendo la Cina più accessibile per gli investitori di quanto non sia mai stata.
Abbiamo chiesto a Walter Moladori, Financial Advisor presso Allianz, quali siano secondo lui gli elementi più importanti quando si decide di investire nei mercati emergenti come la Cina.
È di pochi mesi fa - spiega Moladori - la scelta del governo cinese di favorire gli investimenti istituzionali esteri, rimuovendo i limiti fissati per gli investimenti esteri. Ciò ha portato Bloomberg a iniziare l’inserimento, a partire da marzo 2018, di oltre 300 obbligazioni onshore nel suo benchmark globale. A fine maggio, MSCI ha incluso 234 azioni cinesi di classe A nel proprio indice dei mercati emergenti, che gradualmente otterranno una ponderazione maggiore rispetto all’attuale 5% e quando arriveranno al peso massimo potranno rappresentare fino al 14% dell’indice MSCI EM, con un flusso stimato di 370 miliardi di dollari. Il rischio principale per gli investitori esteri è il sistema politico cinese, che è in grado di influenzare tutti gli investimenti presenti e futuri.
I programmi Shanghai Stock Connect, Shenzhen Stock Connect e Bond Connect hanno consentito di triplicare gli investimenti internazionali nei mercati finanziari cinesi, e l’inclusione dei mercati azionari e obbligazionari cinedi nel benchmark globale attirerà nuovi investimenti internazionali. Nel mercato cinese ci sono aziende che possono rivelarsi estremamente interessanti per gli investimenti, ma ogni singolo investimento va studiato con cura, a causa della particolare governance politica.
Il governo cinese intende migliorare e potenziare la propria economia, passando da una crescita basata sulla produzione manifatturiera a un modello di sviluppo guidato dai servizi, spingendo la domanda di prodotti di consumo e sostenendo nuovi settori dell’economia quali consumi, healthcare, finanziario e IT. Il terziario cinese ha ancora un ampio margine di crescita, in quanto la sua quota sul PIL (circa 51,6% nel 2016) è nettamente inferiore a quella dei paesi sviluppati come gli Stati Uniti (circa 87%).
Pochi giorni fa Tim Clissold, imprenditore ed esperto della Cina, sull’argomento ha dichiarato: “Il mondo delle imprese in Cina è ancora giovane e questo ha le sue conseguenze. Le imprese in forte crescita spesso sono dirette dal loro fondatore che, per natura, è determinato, indipendente e pronto al rischio. A ciò si abbina in genere una governance relativamente debole. La tradizione dei consigli di amministrazione forti e dei revisori contabili esterni è iniziata relativamente da poco e il contesto normativo è agli albori rispetto agli Stati Uniti. Ci sono quindi interessanti opportunità ma anche rischi di rilievo che gli investitori devono comprendere.”
Coloro che investiranno nel mondo delle imprese - continua Moladori - legate alla cura degli anziani possono prevedere ritorni estremamente positivi, infatti entro il 2030 il numero di anziani (65+) aumenterà di 110 milioni in Cina, una cifra pari quasi a un terzo dell’aumento di 385 milioni previsto a livello mondiale per questa fascia di età. Le stesse dimensioni del segmento 65+ implicano un maggior numero di casi di patologie legate all’età. Ad esempio si stima che 150,6 milioni di cinesi avranno il diabete nel 2040, un incremento del 37% rispetto al 2015. Allo stesso modo, la copertura assicurativa personale è destinata ad aumentare a causa di fattori quali la crescente pressione demografica, le riforme previdenziali e l’interesse dei residenti a medio-alto reddito a ottenere una copertura superiore rispetto ai piani pensionistici statali
Il recente rafforzamento del dollaro USA ha causato pressioni su alcune valute dei mercati emergenti, incluso lo Yuan cinese, ma le valutazioni delle società di investimenti lo considerano un fenomeno temporaneo. Il problema principale relativo al tasso di cambio è dato, come facilmente immaginabile, dalle influenze politiche, specialmente nel breve periodo.
DOMANDE? CHIEDI ALL'ESPERTO
Per informazioni su nuove forme di investimento e domande potete scrivere a Walter Moladori su waltermoladori.allianzbankfa.it o via email a walter.moladori@allianzbankfa.it o al Tel: 030/9142749 - 9140058
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