GLI ERRORI PIÙ COMUNI CHE LE AZIENDE COMMETTONO NEL COMUNICARE
Comunicare con il pubblico è uno dei requisiti fondamentali che un'azienda deve possedere per farsi conoscere, trarre profitto, difendere la propria immagine.
Questo implica conoscere il proprio pubblico e usare i suoi stessi mezzi di comunicazione.
Nascita e sviluppo del WWW sono stati una rivoluzione nell'ambito della comunicazione.
Questo implica conoscere il proprio pubblico e usare i suoi stessi mezzi di comunicazione.
Nascita e sviluppo del WWW sono stati una rivoluzione nell'ambito della comunicazione.
Il numero di Italiani che usa oggi la rete è il più basso in Europa. Di questi però il 75% usa i social network, ben oltre la media europea (Fonte: We are social 2015).
Perché? Cercano informazioni, confrontano e ricercano prodotti.
Come rispondono le aziende?
Sebbene i dati recenti dimostrino che vi sia stato un aumento del numero di aziende con un sito web e un profilo social, ancora pochissime sono le imprese in grado di utilizzare i nuovi media in maniera efficace.
I risultati ottenuti testimoniano anche come essi siano ancora molto spesso gestiti in maniera un po’ improvvisata e poco consapevole delle logiche comunicative e dei linguaggi propri di ciascuno di tali canali - afferma il Prof. Guido Di Fraia, direttore del master in Social Media Marketing & Web communication che ha guidato la ricerca SocialMediAbility nel 2012.
I risultati di ciò sono indubbiamente negativi. In una società che fa un uso sempre più continuo della rete in forma attiva e partecipativa, non sfruttare in pieno le potenzialità del web significa essere tagliati automaticamente fuori.
Vediamo quali sono i punti deboli che minacciano una comunicazione strategica al pubblico da parte delle aziende:
- non avere un sito web
- avere un sito web troppo "povero": che significa privo di informazioni, dove mancano le liste di beni e servizi offerti, o addirittura con scarse indicazioni per raggiungere la sede.
- avere un sito web "troppo": cioè con pagine troppo lunghe, difficile da consultare, lento da caricare e con troppe distrazioni visive
- non curare l'estetica del sito: l'occhio vuole la sua parte; questo non significa creare un sito con effetti speciali, ma che catturi l'attenzione , che dia una idea dell'azienda gia' al primo impatto
- avere un sito poco user-friendly, dove e' difficile, per esempio, tornare all'home page
- non attivare un blog aziendale, dove postare contenuti rilevanti e aumentare il traffico al sito
- avere un blog, ma postare con scarsa frequenza e contenuti irrilevanti, poco originali, senza parole chiave o con contenuti copiati
- non usare i social network
- avere un profilo social ma non usarlo attivamente per autopromuoversi, e dialogare con gli utenti
- non usare i nuovi media per rispondere ai commenti, quelli positivi ma soprattutto quelli negativi.
La questione non è solo puramente tecnologica.
Una buona comunicazione d'impresa al grande pubblico oggi impone che si applichi una vera e propria strategia.Questa deve tenere conto delle esigenze dell'azienda e degli interessi del pubblico e sfruttare l'ecosistema digitale per favorire il dialogo fra le due parti.
Improvvisare è il più grande errore da evitare.
Affidarsi a professionisti esperti della comunicazione è un investimento per la società i cui effetti possono non essere immediati, ma sono un passo fondamentale per costruire l'immagine e mantenerla nel tempo.
Una delle cause è la scarsa conoscenza che l'azienda ha di se stessa.
RispondiEliminaImpossibile comunica ciò che non si conosce.